|
|
•
E' nato nel 1926 a Firenze, città dove risiede e lavora come designer,
grafico, incisore e scrittore. E' stato titolare della cattedra di geometria
descrittiva nei lontani anni 50-70 (Corsi di Magistero) e più recentemente,
cioè negli anni 70-90, della cattedra di architettura, entrambe all'Istituto
Statale d'Arte di Firenze.
Attualmente è docente all Istituto Superiore per le Industrie Artistiche
(I.S.I.A.) dove da molti anni, per incarico del comitato scientifico, tiene
un corso di applicazioni di geometria descrittiva e proiettiva e di metodi
e tecniche della raffigurazione proiettiva.
• Per incarico della Facoltà di Architettura dell'Università
di Firenze ha svolto in periodi diversi alcuni corsi monografici al dipartimento
di Storia dell'Architettura e Restauro su temi riguardanti la decodificazione
della prospettiva nella raffigurazione pittorica dell'architettura.
Scultura Dante Nannoni, Monumento alla famiglia Einstein, Rignano sull'Arno,
1983.
• Per incarico del Ministero della Pubblica Istruzione è stato
per molti anni progettista, direttore dei lavori e coordinatore di importanti
mostre degli Istituti d'Arte Italiani, quale la Triennale, la Mostra Internazionale
dell'Artigianato, la Mostra Internazionale della Ceramica di Lerici: manifestazioni
che hanno ottenuto ottimi consensi di pubblico e di critica.
• E' autore di numerosi progetti e realizzazioni nel campo del design
e dell'architettura, molti dei quali pubblicati con risalto su riviste specializzate,
nonché autore di studi particolari in tema di analisi delle tecnologie
della raffigurazione.
• La Casa Editrice L. Cappelli di Bologna per la quale collabora da
oltre venti anni, ha pubblicato diversi libri che sviluppano temi riguardanti
il design, l'architettura, la geometria, la prospettiva, le arti visive; fra
questi: IL MONDO DELLE PROIEZIONI (opera in tre volumi); COSTRUIRE; GEOMETRIA
PROSPETTIVA PROGETTO; FORMA IMMAGINE DISEGNO. Le tematiche trattate in questo
campo disciplinare mirano costantemente ad evidenziare la penetrante funzione
dell'immagine grafico-proiettiva non solo sul piano strumentale come concreto
sussidio alla ricerca progettuale, ma come contributo al processo di acquisizione
della conoscenza, confermando in tal modo l'assunto della presenza coerente
ed effettiva del fatto proiettivo nel contesto della cultura figurativa e
dello stesso operare visivo dei nostri giorni.
• Questa operosità è stata inframezzata, per periodi più
o meno lunghi, da significative ricerche nel campo della grafica e dell'acqueforte
in particolare. Ricerche suggerite dal bisogno di fissare attraverso le immagini
l'intrico di questo nostro mutevole, caotico e complesso mondo, dove gli oggetti,
i luoghi, le architetture (masse ingombranti che spesso contaminano lo spazio)
ritrovino in qualche modo una loro intima stabilità.
|
|